I Bajau anche chiamati col nome di zingari del mare, sono una popolazione originaria del sud di Sulawesi, in Indonesia e oggi diffusa in tutto il sud est asiatico con 1 milione circa di individui.
In passato erano noti per essere dei nomadi, infatti si spostavano in continuazione via mare per mezzo di piroghe e nelle zone dove si fermavano per breve tempo, costruivano dei villaggi di palafitte.
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Adesso invece sono più stanziali, ma continuano a mantenere vive le loro tradizioni legate al mare, infatti vivono sempre in villaggi di palafitte e la loro attività esclusiva è rappresentata dalla pesca e dalla raccolta di conchiglie e crostacei, molto spesso effettuata immergendosi in apnea.
Di recente, un team di scienziati, ha scoperto che questo popolo, è dotato a livello genetico di una milza più grande del normale, che gli garantisce di conseguenza una riserva di ossigeno supplementare, grazie al maggior numero di globuli rossi, molto utile proprio durante l’immersione in apnea.
Gli scienziati sono riusciti a determinare il gene responsabile di questa mutazione e si tratta per l’esattezza del gene “PDE104”, che questo popolo ha in comune con le popolazioni del Tibet, le quali vivono a grandi altezze e pertanto in ambienti poveri di ossigeno.
Infatti i Bajau possono immergersi addirittura per 8 ore al giorno, con una durata sott’acqua che spazia dai 30 secondi ad alcuni minuti e riescono a toccare profondità anche di 70 metri, usando soltanto una maschera o degli occhialini artigianali in legno e una cintura di zavorra.
Sicuramente si tratta di una meravigliosa ed interessante forma di adattamento naturale, che l’uomo ha sviluppato nel corso del tempo, a contatto con un ambiente estremo e a cui chiaramente la medicina sta guardando con particolare interesse, in quanto vi sarebbero i presupposti per capire come sfruttare al meglio il poco ossigeno connesso a diverse patologie.
Davvero interessante!