L’area di Ningaloo, è un patrimonio dell’umanità, riconosciuto come tale dall’UNESCO nel 2011, situato nella zona costiera dell’Australia Occidentale.
Il sito, che occupa una superficie di circa 7.050 km², si trova a circa 1.200 km dalla città di Perth, nell’Oceano Indiano orientale.
Nel 1987 la barriera corallina e le acque circostanti furono designate come Ningaloo Marine Park.
Lungo la costa si trova la famosa Ningaloo Reef (barriera corallina di Ningaloo), che con la sua lunghezza di 260 km, è l’unica grande barriera corallina posta nelle vicinanze della terraferma.
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La costiera e la barriera corallina devono il loro nome alla parola in lingua aborigena Wajarri ningaloo, che significa “promontorio”, “acque profonde” o “alta scogliera che si avvicina al mare”.
Quest’area è particolarmente nota per la presenza di squali balena che qui vengono a nutrirsi nei mesi tra marzo e giugno.
Tuttavia la barriera è anche molto ricca di coralli, pesci e altri invertebrati marini, che con la loro presenza attirano ogni anno tantissimi appassionati di immersioni.
Durante i mesi invernali invece la barriera vede il transito migratorio di delfini, dugonghi, mante e delle megattere.
Le spiagge lungo la costa sono inoltre il luogo di riproduzione delle tartarughe marine della specie caretta, verde e embricata, grazie proprio alla presenza della barriera corallina che per questi animali, rappresenta un’importante fonte di cibo.
Nel 2006 alcuni ricercatori dell’Australia Institute of Marine Science hanno scoperto grandi distese di spugne nelle acque più profonde del parco marino e le analisi effettuate hanno rivelato che si tratta di specie mai avvistate prima.
Inoltre nel dicembre del 2015, sempre in quest’area, è stato avvistato un serpente marino, chiamato serpente di mare dal becco corto, che da più di 17 anni era considerato come estinto.
Di certo si tratta di uno degli ecosistemi marini più affascinanti dell’Australia e allo stesso tempo uno di quelli ancora non completamente conosciuti, visto che continuano ad essere avvistate nuove specie animali o altre che erroneamente erano date ormai per estinte.